"Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita. Io pongo sempre innanzi a me il Signore, sta alla mia destra non posso vacillare. Di questo gioisce il mio cuore, esulta la mia anima; anche il mio corpo riposa al sicuro, perchè non abbandonerai la mia vita nel sepolcro nè lascerai che il tuo santo veda la corruzione" (Sal 15,5- 10)!
Il Salmo messianico preannuncia la risurrezione di Cristo. E nello stesso tempo suscita la fede nella risurrezione dei morti e nella vita del mondo che verrà.
Desidero nello spirito della comunione universale della Chiesa, abbracciare con la preghiera tutti i Defunti, tutti coloro che riposano nei cimiteri del mondo intero. Infatti Cristo è morto per tutti. Egli ha redento tutti. A tutti ha aperto l'accesso al Padre nello Spirito Santo. Non solo il primo e il secondo giorno di questo mese, ma durante tutto il mese di novembre bisogna ricordare in modo particolare i Defunti.
La commemorazione dei Defunti, la preghiera per i Defunti, devono rafforzare in noi stessi la fede nella risurrezione dei morti e nella vita del mondo che verrà.
Giovanni Paolo II (Angelus, 14 novembre 1982)
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