La festa odierna ci invita a volgere lo sguardo al Cielo, meta del nostro pellegrinaggio terreno. Là ci attende la festosa comunità dei Santi. Là ci ritroveremo con i nostri cari defunti, per i quali s'eleva la preghiera nella grande commemorazione liturgica di oggi.
I fedeli cristiani e le famiglie si sono recati in questi giorni nei cimiteri, dove riposano i resti mortali dei loro congiunti, in attesa della risurrezione finale. Anch'io ritorno spiritualmente alle tombe dei miei cari, dove ho avuto occasione di sostare recentemente, durante il viaggio apostolico a Cracovia.
Il 2 novembre, però, ci chiede di non dimenticare, anzi, in un certo senso di privilegiare le anime di tanti defunti che nessuno ricorda, per affidarli all'abbraccio della divina Misericordia. Penso in particolare a tutti coloro che, nell'anno trascorso, hanno lasciato questo mondo. Prego soprattutto per le vittime dei fatti di sangue, che nei mesi scorsi ed anche in questi giorni hanno continuato ad affligere l' umanità. La commemorazione di tutti i defunti non può non essere anche una corale invocazione di pace: pace per chi ha vissuto, pace per chi vive, pace per chi vivrà.
Giovanni Paolo II (Angelus, 1 novembre2002)
Nessun commento:
Posta un commento