In questi casi molte famiglie sono tentate dallo scoraggiamento. Penso , in particolare, a coloro che vivono il dramma della separazione; penso a chi deve affrontare la malattia e a chi soffre la scomparsa prematura del coniuge o di un figlio. Anche in queste situazioni si può dare una grande testimonianza di fedeltà nell'amore, reso ancora più significativo dalla purificazione attraverso il passaggio nel crogiolo del dolore. Affido tutte le famiglie provate alla provvida mano di Dio e all'amorevole cura di Maria, sublime modello di sposa e di madre, che ben conobbe il soffrire e la fatica del seguire Cristo fin sotto la croce.
Carissimi sposi, non lasciatevi mai vincere dallo sconforto: la grazia del Sacramento vi sostiene e vi aiuta ad innalzare continuamente le braccia al cielo come Mosè (cfr Es 17,11-12). La Chiesa vi è vicina e vi aiuta con la sua preghiera soprattutto nei momenti di difficoltà. Nello stesso tempo, chiedo a tutte le famiglie di sostenere a loro volta le braccia della Chiesa, perchè non venga mai meno alla sua missione di intercedere, consolare, guidare e incoraggiare. Vi ringrazio, care famiglie, per il sostegno che date a me nel mio servizio alla Chiesa e all'umanità. Ogni giorno io prego il Signore perchè aiuti tante famiglie ferite dalla miseria e dall'ingiustizia e faccia crescere la civiltà dell'amore ( Omelia, 21 .10. 2001).
Giovanni Paolo II
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