venerdì 18 settembre 2009

L'Anno Sacerdotale


In questo anno sacerdotale intensifichiamo la nostra preghiera a favore di tutti i sacerdoti e di tutti coloro i quali stanno percorrendo il cammino verso il sacerdozio.

A tal proposito è bene riflettere sulle parole di Giovanni Maria Vianney sul sacerdote.

"Se avessimo fede, vedremmo Dio nascosto nel sacerdote come una luce dietro il vetro, come il vino mescolato all'acqua. Quando il sacerdote è all'altare o sul pulpito, dobbiamo guardarlo come se fosse Dio stesso. Quanto è grande il sacerdote! Se egli si comprendesse, morirebbe....Dio gli ubbidisce: dice due parole e nostro Signore scende dal cielo. Se non vi fosse il sacramento dell'ordine non avremmo Nostro Signore. Chi è che lo ha messo la, nel tabernacolo? Il sacerdote.Chi ha accolto l'anima nostra al suo ingresso nella vita? Chi la nutre per darle la forza di compiere il suo pellegrinaggio? Il sacerdote. Chi la preparerà a comparire innanzi a Dio, lavandola per l'ultima volta nel sangue di Gesù Cristo? Il sacerdote, sempre il sacerdote. E se quest'anima viene a morire, chi la risusciterà, chi le renderà la calma e la pace? Ancora il sacerdote.....Dopo Dio, il sacerdote è tutto!....Lui stesso non si capirà bene che in cielo".

"Se comprendessimo bene che cos'è un prete sulla terra, moriremmo: non di spavento, ma di amore......Senza il prete la morte e la passione di Nostro Signore non servirebbero a niente. E' il prete che continua l'opera della Redenzione sulla terra.....Che ci gioverebbe una casa piena d'oro se non ci fosse nessuno che ce ne apre la porta? il prete possiede la chiave dei tesori celesti: è lui che apre la porta; egli è l'economo del buon Dio; l'amministratore dei suoi beni....Lasciate una parrocchia, per vent'anni, senza prete, vi si adoreranno le bestie....Il prete non è prete per sè, lo è per voi".

Solo in cielo si comprenderà la felicità di celebrare la messa.

Il sacerdote non è sacerdote per sè. Non può assolvere se stesso. Non può amministrare i sacramenti a se stesso. Egli non è per se stesso: è per voi. Non sarebbe male se un sacerdote morisse a forza di fatiche e di pene sopportate per la gloria di Dio e la salvezza delle anime.

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