Lo sviluppo che Giovanni Paolo II ha dato al dialogo con il mondo ebraico si spiega con l'esperienza da lui fatta negli anni giovanili, con tanti compagni ebrei, i quali lo hanno aiutato a conoscere a fondo quella religione, nella quotidianità, nei giochi, negli studi; e poi perchè egli ha vissuto in qualche modo , essendo Cracovia vicino ad Auschwitz, lo sterminio di quel popolo, ed ha portato, per sempre, questo tremendo ricordo nel suo cuore.
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