venerdì 30 ottobre 2009

Un Papa moderno


Giovanni Paolo II non si è mai tirato indietro davanti a nulla: ha cantato, live e su cd, è andato allo stadio per assistere a una partita di calcio, si è concesso un giro in Ferrari, ha usato il telefonino e il computer, ha ricevuto in Vaticano personaggi come Brigitte Bardot, Vittorio Gassman e la principessa Diana d' Inghilterra, non ha rinunciato alle amate gite in montagna. Su alcuni grandi temi come l'aborto, l'eutanasia, il celibato dei preti,gli anticoncezionali, il Papa è rimasto conservatore. Dimostrandosi, invece, sempre curioso verso tutte le novità dei tempi moderni, è stato capace di dialogare con i giovani sui loro interessi per la vita e per il mondo. Perchè a lui non bastava stare tra la gente, ma voleva essere come la gente, per comprenderla e per farsi capire meglio, per poter facilmente trasmettere il suo messaggio religioso. Un Papa che non ha mai dimenticato di essere uomo, un uomo che non ha mai dimenticato di essere Papa.

giovedì 29 ottobre 2009

Guidaci verso di Lui


Nostra Signora,
insegnaci il tuo affidamento,
la tua speranza e il tuo amore.

Insegnaci ad andare
incontro al tuo Figlio.
Guidaci verso di Lui.
Che Lui sia la risposta
a tutte le nostre domande.

Insegnaci ad andare incontro
agli altri uomini,
forse più poveri e più soli
di ciascuno di noi.

Insegnaci a servire la vita
dal suo concepimento
fino alla morte naturale.

Insegnaci ad accogliere
questa vita.
Che i nostri cuori siano aperti,
che siano aperte
le case e i paesi.

Liberaci dalla paura,
affinchè possiamo
aprire le porte
al Salvatore del mondo
e dell'uomo.
Giovanni Paolo II

La corona del Rosario


Strumento tradizionale per la recita del Rosario è la corona. Nella pratica più superficiale, essa finisce per essere spesso un semplice strumento di conteggio per registrare il succedersi delle Ave Maria. Ma essa si presta anche ad esprimere un simbolismo, che può dare ulteriore spessore alla contemplazione.

A tal proposito, la prima cosa da notare è come la corona converga verso il Crocifisso, che apre così e chiude il cammino stesso dell'orazione. In Cristo è centrata la vita e la preghiera dei credenti. Tutto parte da lui, tutto tende a lui, tutto, mediante lui, nello Spirito Santo, giunge al Padre.

"O Rosario benedetto di Maria, catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo di amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza negli assalti dell'inferno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai di conforto nell'ora dell'agonia. A te l'ultimo bacio della vita che si spegne. E l'ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave, o Regina del Rosario di Pompei, o Madre nostra cara, o Rifugio dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti. Sii ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo".


( Rosarium Virginis Mariae,43)

martedì 27 ottobre 2009

Un Papa senza frontiere


Giovanni Paolo II ha fatto oltre 100 viaggi all'estero. Nessun Papa aveva mai viaggiato tanto. Ogni volta che arrivava in un aeroporto baciava la terra. Questo gesto d'amore, nei confronti dei Paesi che lo ospitavano, il Papa lo ha ripetuto fino a quando le sue condizioni di salute glielo hanno permesso. A lui interessava la gente che gli si stringeva intorno ogni volta che volava lontano dalla città del Vaticano, chiunque essa fosse, anche le persone più criticate, perchè erano un mezzo per raggiungere lo scopo della sua attività pastorale " lontano da casa ". Karol Wojtyla nonostante i tanti problemi di salute, ha voluto continuare a viaggiare per affrontare i grandi temi come la pace, la fame nel mondo, il dramma dei paesi poveri. Gli incontri con gente di diversi paesi hanno consentito al Papa di scherzare spesso. In ogni visita pastorale nel mondo era circondato da una marea di gente che partecipava alle sue celebrazioni e ascoltava i suoi discorsi. Il viaggio a Nuova Delhi è stato uno dei più controversi perchè qui vi sono pochi cattolici. Il Pontefice nei suoi spostamenti ha usato ogni mezzo di locomozione possibile. La "papamobile " ha seguito Wojtyla in tutto il mondo, ma nonostante l'attentato del 1981, il Papa ha continuato a usare anche la macchina scoperta. Il Papa ha viaggiato molto nell'America Latina, la zona del mondo dove ci sono più cattolici.

domenica 25 ottobre 2009

A te affidiamo le nostre persone


A te, Vergine Madre,

affidiamo il nostro quartiere

che con fiducia t'invoca,

Madre della speranza.

A te affidiamo le nostre persone,

le nostre famiglie,

tutta la gente che abita

nei nostri enormi caseggiati,

i bambini, i giovani, gli adulti,

gli anziani, i malati,

quelli che lavorano

e tutti i disoccupati,

i senza tetto e gli sfrattati,

i nostri amministratori

e gli uomini politici.


Sii tu la nostra Madre

e la nostra sorella

in ogni momento della vita.


Giovanni Paolo II

sabato 24 ottobre 2009

La straordinaria figura di Giovanni Paolo II


Da secoli non veniva nominato Papa uno straniero: all'inizio fu questo che stupì, il suo venire da lontano. Dopo i primi giorni di pontificato, si incominciò a conoscere la storia di quest'uomo, il suo passato di sportivo, di attore, di filosofo, fu allora che si capì che Giovanni Paolo II avrebbe avuto un posto particolare nella storia. Era stato eletto Papa un "vero uomo", un uomo capace di ascoltare e di parlare, con una grande capacità di comunicare. Un vero uomo, anche nelle cerimonie più solenni. Nella Basilica di San Pietro, mentre tutto era calcolato dal cerimoniere, Giovanni Paolo II, anche se avrebbe potuto essere tentato dalla stanchezza o dalla routine, non interpretava mai un copione. Le sue labbra si muovevano nascostamente in preghiera. Ecco perchè è entrato nella storia. Solo la preghiera può permettere ad un uomo di essere Papa e di esserlo con slancio e passione, perchè la preghiera del cristiano è innanzitutto memoria di Colui a cui apparteniamo. "Pietro, mi ami tu più di costoro?" "Signore, tu lo sai che io ti amo".

venerdì 23 ottobre 2009

Santifica le nostre famiglie


O Madre della Chiesa,

aiutaci a riscoprire

tutta la semplicità

e la dignità

della vocazione cristiana!


Fa' che non manchino

gli operai

alla vigna del Signore.

Santifica le famiglie!


Veglia

sull'anima dei giovani

e sul cuore dei bambini!


Aiutaci, o Madre,

a superare

le grandi minacce morali

che colpiscono gli ambienti

della vita e dell'amore.


Ottieni per noi

la grazia

di rinnovarci sempre,

attraverso tutta la bellezza

della testimonianza

data alla croce

e alla risurrezione

del tuo Figlio.
Giovanni Paolo II

Santo subito


"Coraggio, la santità è possibile in qualunque situazione, nonostante i condizionamenti del male. Alla crisi del nostro tempo può dare una risposta adeguata solo una grande fioritura di santità".
Giovanni Paolo II



giovedì 22 ottobre 2009

Rendici testimoni


Madre,

fà che ogni evangelizzatore,

vescovo, sacerdote, religiosi,

papà o mamma,

giovane o bambino, sia posseduto da Cristo

per essere capace

di rivelarlo agli altri.


Madre,

chiediamo,

per tua intercessione,

come i discepoli nel cenacolo,

continua assistenza

dello Spirito Santo

e docilità ad accoglierlo

nella Chiesa.


Lo chiediamo

per quelli che cercano

la verità di Dio

e per quelli che devono servirla

e viverla.
Giovanni Paolo II

Da Rosarium Virginis Mariae, 24


A ciascun battezzato è rivolto l'ardente auspicio della Lettera agli Efesini: "Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di conoscere l'amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, perchè siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio" (3, 17-19).

mercoledì 21 ottobre 2009

Cammina con noi !


Madre della speranza,

cammina con noi !

Cammina con l'uomo

di ogni razza e cultura,

di ogni età e condizione.

Cammina con i popoli

verso la solidarietà e l'amore;

cammina con i giovani,

protagonisti di futuri giorni

di pace.


Hanno bisogno di te

le nazioni che di recente

hanno acquistato nuovi spazi

di libertà

e ora sono impegnati a costruire

il loro avvenire.


Ha bisogno di te l'Europa,

che dall'Est all'Ovest

non può ritrovare

la sua vera identità

senza riscoprire

le comuni radici cristiane.


Ha bisogno di te il mondo

per risolvere

i tanti e violenti conflitti

che ancora lo minacciano.
Giovanni Paolo II

L'ecumenismo di Giovanni Paolo II


L'ecumenismo di Giovanni Paolo II non ha mai conosciuto soste, passando da una moschea ad una sinagoga, pronunciando anche diversi "Mea Culpa" della Chiesa Cattolica.

Il 12 marzo 2000 in una solenne cerimonia ha intonato i "mea culpa" della Chiesa: per le guerre di religione, gli scismi, le persecuzioni contro gli ebrei, il sostegno al colonialismo,la discriminazione etnica, il silenzio davanti alle ingiustizie sociali, così concludendo: "Mai più contraddizioni alla carità nel servizio della verità, mai più gesti contro la comunione della Chiesa, mai più offese verso qualsiasi popolo, mai più ricorsi alla logica della violenza, mai più discriminazioni, esclusioni, oppressioni, disprezzo dei poveri e degli ultimi". Il Papa ha incontrato in prima persona gli esponenti delle altre confessioni, per portare nel tempo l'unione delle chiese cristiane e alla luce di questo ha gridato: "Perdoniamo e chiediamo perdono". Non si è mai fermato, proseguendo con un costante lavoro, nella strada dell'ecumenismo più ampio: nel gennaio del 2002, nella grande giornata per la pace ad Assisi, accanto a Wojtyla vi erano gli esponenti dell'islamismo, del confucianesimo, dell'induismo, e di altre religioni.

Il dialogo con il mondo ebraico


Lo sviluppo che Giovanni Paolo II ha dato al dialogo con il mondo ebraico si spiega con l'esperienza da lui fatta negli anni giovanili, con tanti compagni ebrei, i quali lo hanno aiutato a conoscere a fondo quella religione, nella quotidianità, nei giochi, negli studi; e poi perchè egli ha vissuto in qualche modo , essendo Cracovia vicino ad Auschwitz, lo sterminio di quel popolo, ed ha portato, per sempre, questo tremendo ricordo nel suo cuore.

martedì 20 ottobre 2009

Testimone con la vita


A Karol Wojtyla piaceva tanto un canto giovanile polacco: "Se vuoi seguirmi, prendi la tua croce di tutti i giorni e vieni con me a salvare il mondo in questo secolo".

Tutta la vita di Giovanni Paolo II si legge in questa frase.

Un grande uomo e un grande Papa che nutriva un profondo amore per Cristo e una missionaria dedizione per l'umanità. Un autentico testimone del Vangelo che attirava, credenti e non credenti, cattolici e non, con il suo particolare carisma.

Con la nostra preghiera, vogliamo affidare a Dio Padre la sua santità, perchè possa essere presto riconosciuta ufficialmente.

Le diseguaglianze nel mondo


Come esistono diseguaglianze sociali fino a livelli di miseria nei Paesi ricchi, così, parallelamente, nei Paesi meno sviluppati si vedono non di rado manifestazioni di egoismo e ostentazioni di ricchezza, tanto sconcertanti quanto scandalose. All'abbondanza di beni e di servizi disponibili in alcune parti del mondo, soprattutto nel Nord sviluppato, corrisponde nel Sud un inammissibile ritardo, ed è proprio in questa fascia geo- politica che vive la maggior parte del genere umano.

A guardare la gamma dei vari settori-produzione e distribuzione dei viveri, igiene, salute e abitazione, disponibilità di acqua potabile, condizioni di lavoro, specie femminile, durata della vita e altri indici economici e sociali-, il quadro generale risulta deludente, a considerarlo sia in se stesso sia in relazione ai dati corrispondenti dei Paesi più sviluppati. La parola "fossato" ritorna spontanea sulle labbra.
Da Sollicitudo Rei Socialis (1987)

lunedì 19 ottobre 2009

Veglia su di noi


Maria,

dona al mondo Cristo,

nostra pace.

Non riaprano gli uomini

nuovi fossati

di odio e di vendetta;

non ceda il mondo

alle lusinghe

di un falso benessere

che mortifica la dignità

della persona

e compromette per sempre

le risorse del creato.


Mostrati Madre della speranza!

Veglia sulla strada

che ancora ci attende.


Veglia sugli uomini

e sulle nuove situazioni dei popoli

ancora minacciati

da rischi di guerra.


Veglia sui responsabili delle nazioni

e su quanti reggono le sorti

dell'umanità.
Giovanni Paolo II

Le paure dell'uomo d'oggi


L'uomo d'oggi sembra essere sempre minacciato da ciò che produce, dal risultato del lavoro delle sue mani e, ancor più, del lavoro del suo intelletto, delle tendenze della sua volontà. I frutti di questa multiforme attività dell'uomo, troppo presto e in modo spesso imprevedibile, sono non soltanto e non tanto oggetto di "alienazione", nel senso che vengono semplicemente tolti a colui che li ha prodotti; quanto, almeno parzialmente, in una cerchia conseguente e indiretta dei loro effetti, questi frutti si rivolgono contro l'uomo stesso. Essi sono, infatti, diretti, o possono esser diretti contro di lui. In questo sembra consistere l'atto principale del dramma dell'esistenza umana contemporanea, nella sua più larga e universale dimensione. L'uomo, pertanto, vive sempre più nella paura.


Da Redemptor Hominis (1979)

sabato 17 ottobre 2009

16 ottobre 1978: Elezione di Karol Wojtila


Il primo saluto e la prima Benedizione ai fedeli del Servo di Dio: Giovanni Paolo II.
Sia lodato Gesù Cristo.
Carissimi fratelli e sorelle,
siamo ancora tutti addolorati dopo la morte del nostro amatissimo Papa Giovanni Paolo I. Ed ecco che gli Eminentissimi Cardinali hanno chiamato un nuovo vescovo di Roma. Lo hanno chiamato da un paese lontano...lontano, ma sempre così vicino per la comunione nella fede e nella tradizione cristiana. Ho avuto paura nel ricevere questa nomina, ma l'ho fatto nello spirito dell'ubbidienza verso Nostro Signore Gesù Cristo e nella fiducia totale verso la sua Madre, la Madonna Santissima.
Non so se posso bene spiegarmi nella vostra ......nostra lingua italiana. Se mi sbaglio mi corrigerete. E così mi presento a voi tutti, per confessare la nostra fede comune, la nostra speranza, la nostra fiducia nella Madre di Cristo e della Chiesa, e anche per incominciare di nuovo su questa strada della storia e della Chiesa, con l'aiuto di Dio e con l'aiuto degli uomini.
Ringraziamo il provvidente e buono Dio per essere misteriosamente venuto in nostro aiuto donandoci questo grande Papa. Levando gli occhi al cielo, con il salmista esclamiamo: "Da dove mi verrà l'aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore" (Sal 120, 1-2).

venerdì 16 ottobre 2009

La Chiesa destino dell'uomo


La Chiesa non può abbandonare l'uomo, la cui "sorte", cioè la scelta, la chiamata, la nascita e la morte, la salvezza o la perdizione, sono in modo così stretto ed indissolubile unite al Cristo. E si tratta proprio di ogni uomo su questo pianeta, in questa terra che il Creatore ha dato al primo uomo, dicendo all'uomo e alla donna:

"Soggiogatela e dominatela". Ogni uomo, in tutta la sua irripetibile realtà dell'essere e dell'agire, dell'intelletto e della volontà, della coscienza e del cuore. L'uomo, nella sua singolare realtà(perchè è" persona") ha una propria storia della sua vita e, soprattutto, una propria storia della sua anima.


Da Redemptor Hominis (1979)

mercoledì 14 ottobre 2009

Maria piena di grazia


Ella è "onnipotente per grazia", come, con audace espressione, diceva nella sua Supplica alla Vergine il beato Bartolo Longo.
Il sommo poeta Dante la interpreta stupendamente, nella linea di san Bernardo, quando canta: "Donna, se tanto grande e tanto vali, che qual vuol grazia e a te non ricorre, sua disianza vuol volar sanza' ali " .

La Vergine Santa


Colei che di Cristo è la genitrice, mentre è essa stessa appartenente alla Chiesa quale "membro eccelso e del tutto eccezionale", è al tempo stesso la "Madre della Chiesa" . Come tale continuamente "genera" figli al Corpo mistico del figlio. Lo fa mediante l'intercessione, implorando per essi l'effusione inesauribile dello Spirito. Ella è l'icona perfetta della maternità della Chiesa. Nel Rosario, noi ci affidiamo in particolare all'azione materna della Vergine Santa. Il Rosario ci trasporta misticamente accanto a Maria impegnata a seguire la crescita umana di Cristo nella casa di Nazareth. Ciò le consente di educarci e di plasmarci con la medesima sollecitudine, fino a che Cristo non "sia formato" in noi pienamente (cfr gal 4,19).


(Rosarium Virginis Mariae, 15)

martedì 13 ottobre 2009

La difesa della vita


Il ventesimo secolo verrà considerato un'epoca di attacchi massicci contro la vita, un'interminabile serie di guerre e un massacro permanente di vite umane innocenti. I falsi profeti e i falsi maestri hanno conosciuto il maggior successo possibile. Al di là delle intenzioni, che possono essere varie e magari assumere forme suadenti persino in nome della solidarietà, siamo in realtà di fronte a una oggettiva "congiura contro la vita" che vede implicate anche istituzioni internazionali, impegnate a incoraggiare e progammare vere e proprie campagne per diffondere la contraccezione, la sterilizzazione e l'aborto. Non si può, infine, negare che i mass media sono spesso complici di questa congiura, accreditando nell'opinione pubblica quella cultura che presenta il ricorso alla contraccezione, alla sterilizzazione, all'aborto e alla stessa eutanasia come segno di progresso e conquista di libertà, mentre dipinge come nemiche della libertà e del progresso le posizioni incondizionatamente a favore della vita.

Da Evangelium Vitae (1995)

Preghiera a Santa Teresa di Gesù



O Teresa di Gesù a pregare aiutami tu,troppo misera son io, al cospetto del buon Dio.

Quando prego, o maestra d'orazione, aiutami a sentirmi con Gesù in intima unione.


Fallo sentire a me vicino, per non smarrirmi negli ostacoli del cammino.


Con la tua intercessione, la Sua infinita Misericordia, Dio mi conceda di sperimentare, perchè io possa ogni cosa sopportare e tutti perdonare.


Il Suo aiuto, la Sua forza e il Suo sinceramente amare, o Santa Teresa fai anche a me gustare.


Un ardente desiderio alle tue preghiere voglio affidare, che la mia parrocchia, possa rispecchiare l'amore di un Padre, cosi' buono, che vuole nei nostri cuori regnare. Amen.

Con fede Briciola

lunedì 12 ottobre 2009

Pensieri di Santa Teresa d'Avila sul pregare


L'orazione mentale non è altro, per me, che un intimo rapporto di amicizia, un frequente intrattenimento, da solo a solo, con Colui da cui sappiamo essere amati. La preghiera non è qualcosa di statico, è un'amicizia che implica uno sviluppo e spinge a una trasformazione, a una somiglianza sempre più forte con l'amico. Certo bisogna imparare a pregare. E a pregare si impara pregando, come si impara a camminare camminando. ...nel cominciare il cammino dell'orazione si deve prendere una risoluzione ferma e decisa di non fermarsi mai, né mai abbandonarla.

A chi batte il cammino della preghiera giova molto un buon libro.

Avvenga quel che vuole avvenire, succeda quel che vuole succedere, mormori chi
vuole mormorare, si fatichi quanto bisogna faticare, ma piuttosto di morire a mezza strada, scoraggiati per i molti ostacoli che si presentano, si tenda sempre alla méta, ne vada il mondo intero. Pensate di trovarvi innanzi a Gesù Cristo, conversate con Lui e cercate di innamorarvi di Lui, tenendolo sempre presente. La continua conversazione con Cristo aumenta l'amore e la fiducia. Se parlando con le creature le parole non vi mancano mai, perché vi devono esse mancare parlando con il Creatore? Non temetene: io almeno non lo credo!

Chiedetegli aiuto nel bisogno, sfogatevi con Lui e non lo dimenticate quando siete nella gioia, parlandogli non con formule complicate ma con spontaneità e secondo il bisogno. Cercate di comprendere quali siano le risposte di Dio alle vostre domande. Credete forse che Egli non parli perché non ne udiamo la voce? Quando è il cuore che prega, Egli risponde.

E' troppo bella la compagnia del buon Gesù per dovercene separare! E' altrettanto si dica di quella della sua Santissima Madre....... fate il possibile di stargli sempre accanto. Se vi abituerete a tenervelo vicino ed Egli vedrà che lo fate con amore e che cercate ogni mezzo per contentarlo, non solo non vi mancherà mai, ma, come suol dirsi, non ve lo potrete togliere d'attorno.

L'avrete con voi dappertutto e vi aiuterà in ogni vostro travaglio. Credete forse che sia poca cosa aver sempre vicino un così buon amico?
Quando un'anima... non esce dall'orazione fermamente decisa a sopportare ogni cosa, tema che la sua orazione non venga da Dio.
Quando un'anima si unisce così intimamente alla stessa misericordia, alla cui luce si riconosce il suo nulla e vede quanto ne sia stata perdonata, non posso credere che non sappia anch'essa perdonare a chi l'ha offesa.

... la porta per cui mi vennero tante grazie fu soltanto l'orazione. Se Dio vuole entrare in un'anima per prendervi le sue delizie e ricolmarla di beni, non ha altra via che questa, perché Egli la vuole sola, pura e desiderosa di riceverlo.Non si creda che nuoccia al raccoglimento il disbrigo delle occupazioni necessarie.

Dobbiamo ritirarci in noi stessi, anche in mezzo al nostro lavoro, e ricordarci di tanto in tanto, sia pure di sfuggita, dell'Ospite che abbiamo in noi, persuadendoci che per parlare con Lui non occorre alzare la voce.
Il Signore ci conceda di non perdere mai di vista la sua divina presenza.

domenica 11 ottobre 2009


Santa Teresa d'Avila: "Maestra d' orazione"

Giovanni Paolo II

Non mi muove



Non mi muove, Signore,
ad amarti il cielo che tu
mi serbi promesso.
Nè mi muove l’inferno tanto temuto
perchè io lasci con ciò d’amarti.
Mi muovi tu, mio Dio
mi muove il vederti
inchiodato su quella croce,
scarnificato.
Mi muove il vedere
il tuo volto tanto ferito
mi muovono i tuoi affronti
e la tua croce.
Mi muove infine il tuo amore
in tal maniera
che se non ci fosse cielo
io t’amerei,
se non ci fosse inferno
ti temerei.
E non hai da darmi nulla
perchè io ti ami perchè
se quanto aspetto
io non l’aspettassi
nella stessa maniera che ti amo
io t’amerei.

Santa Teresa d'Avila

sabato 10 ottobre 2009

Giovanni Paolo II e i tempi moderni


Oggi, in un mondo dove la scienza cerca di travalicare i limiti dell'umano, il terrorismo semina paura, esistono diseguaglianze sociali, guerre, stragi, omicidi, con la criminale diffusione della droga, Papa Wojtyla è un punto di riferimento morale.

venerdì 9 ottobre 2009


Modernità di Caino


Il Signore disse a Caino: "Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!".

La voce del sangue versato dagli uomini non cessa di gridare, di generazione in generazione, assumendo toni e accenti diversi e sempre nuovi.

La domanda del Signore "Che hai fatto?", alla quale Caino non può sfuggire, è rivolta anche all'uomo contemporaneo perchè prenda coscienza dell'ampiezza e della gravità degli attentati alla vita da cui continua a essere segnata la storia dell'umanità; vada alla ricerca delle molteplici cause che li generano e li alimentano; rifletta con estrema serietà sulle conseguenze che derivano da questi stessi attentati per l'esistenza delle persone e dei popoli.

Alcune minacce provengono dalla natura stessa, ma sono aggravate dall'incuria colpevole e dalla negligenza degli uomini che non raramente potrebbero porvi rimedio.


Da Evangelium Vitae (1995)


Preghiamo intensamente il Sacratissimo Cuore di Gesù e il Cuore Immacolato di Maria perchè diano consolazione e sostegno a tutte le persone e specialmente ai bambini che si sono trovati coinvolti in quell'evento spiacevole accaduto nel messinese.

giovedì 8 ottobre 2009

Ti amo Maria


O Maria, io so chi devo amare dopo Dio:

sei tu, Vergine Santa, Vergine piena di grazia.

Io ti amo Maria, perchè tu sei la Madre di Dio,

la Madre di Gesù, mio Salvatore.

Io ti amo, perchè tu sei

la Madre di tutti gli uomini, la Madre dei Santi,

la consolatrice di coloro che soffrono.

Io ti amo Maria, perchè tu sei mia Madre,

la mia dolce e tenera Madre.

O Maria, io sono felice di avere

una mamma dolce e buona come te.

O Madre mia dolcissima,

voglio amarti con cuore di figlio.

Voglio essere tuo, tutto tuo, per sempre tuo.

Che sarebbe di me senza di te, o Maria?

Ma io so che tu non mi abbandonerai mai!

O mamma mia Maria, eccomi qui davanti a te.

A te affido la mia vita. Ti prego:

guidami tu sulla via che conduce al cielo

all'incontro con Gesù, tuo Figlio,

nella gioia senza fine del Paradiso. Amen.

San Giuseppe Cottolengo

Vieni Spirito Santo


Invochiamo lo Spirito Santo con questa preghiera seguita dal "Gloria al Padre".

Vieni, Spirito Santo, inondaci con la tua luce e vivremo uniti nella pace e nell'amore.

Vieni, Spirito Santo,insegnaci a vivere i tuoi frutti: l' amore, la pace,la fedeltà, la letizia, la fratellanza.

Vieni, Spirito Santo, plasma i nostri cuori, colmali di sincero amore per Gesù.

Vieni, Spirito Santo,abbatti i muri delle nostre divisioni e uniscici nell'amore.

Vieni, Spirito Santo,illumina le nostre menti e accresci in noi la fede.

martedì 6 ottobre 2009

Il Santo Rosario


Il mese di ottobre, nella vita della comunità cristiana, è dedicato a Maria ed è particolarmente legato alla riscoperta del Santo Rosario.

E' preghiera mariana,ma al tempo stesso cristologica,perchè contempliamo la vita di Cristo da una prospettiva privilegiata, cioè da quella stessa di Maria, sua Madre. Maria ci porta a Gesù!

Un tempo era diffusa la recita quotidiana del Rosario in famiglia.

Quanto gioverebbe ancor oggi simile pratica!

La corona di Maria allontana i germi della disgregazione familiare; è vincolo sicuro di comunione e di pace. Con il Santo Padre Giovanni Paolo II diciamo; "la famiglia che prega unita rimane unita".

Nella recita del Santo Rosario entriamo in colloquio confidenziale con Maria, le confidiamo le nostre pene, le manifestiamo le nostre speranze, le promettiamo fedeltà in ogni circostanza soprattutto in quelle più difficili e dolorose, sicuri della sua protezione, e convinti che ella ci otterrà dal suo Figlio tutte le grazie necessarie alla nostra salvezza.

lunedì 5 ottobre 2009

San Francesco d'Assisi


Tutta la vita del Poverello d'Assisi fu penetrata dall'incanto verso la Divina Essenza e quindi anche verso il mondo creato da Dio e redento da Cristo. Egli che ha tanto amato Dio sopra ogni cosa, gli uomini e tutte le creature a misura del bene loro proprio, parla a noi incessantemente con la verità di tutta la sua esistenza, di tutta la sua vita e della sua vocazione.

Con il Grande Uomo Giovanni Paolo II rinnoviamo a Lui la preghiera. "Aiutaci a tradurre tutto...in semplice e fruttifero linguaggio del Vangelo. Aiutaci a risolvere tutto in chiave evangelica affinchè Cristo stesso possa essere "Via-Verità-Vita" per l'uomo del nostro tempo".

venerdì 2 ottobre 2009

Preghiere all'Angelo Custode



Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.



O santo Angelo Custode, abbi cura della mia anima, del mio corpo e del mio spirito. Illumina la mia mente, perché conosca meglio il Signore e lo ami con tutto il cuore. Assistimi nella mia preghiera, proteggimi nelle mie azioni, aiutami con le tue ispirazioni, difendimi da tutte le tentazioni, salvami dai pericoli di questa vita.



Supplisci alla mia freddezza nel culto del Signore: non cessare di attendere alla mia custodia, finché non mi abbia portato in paradiso ove loderemo insieme il nostro Dio per tutta l'eternità.

L'ora delle Potenze Angeliche



Oggi la Chiesa celebra la memoria dei Santi Angeli Custodi ed invocate la loro protezione.
In questi tempi della grande tribolazione vi invito a vive­re in unione di vita con gli Angeli del Signore.
Oggi essi hanno un importante compito da svolgere verso di voi.
- Vi illuminano il cammino che dovete percorrere, per essere fedeli alla consacrazione che mi avete fatto.
È un cammino difficile e doloroso, segnato da tanti osta­coli e minacciato da molte insidie del mio Avversario.
Gli Angeli vi prendono per mano e vi conducono sulla via di Luce dell'amore e della santità.
- Vi danno coraggio e conforto nelle tante difficoltà che dovete sopportare e vi sostengono nella vostra umana debo­lezza.
Vi sono accanto come veri fratelli, che prendono a cuore la vostra persona e la vostra vita.
- Vi difendono contro i continui attacchi di satana, contro le sue numerose insidie, contro gli ostacoli che mette sul vostro cammino.
La grande battaglia che ora si sta combattendo è soprat­tutto a livello di Spiriti: gli spiriti cattivi, contro gli Spiriti angelici.
Voi siete coinvolti in questa lotta che si svolge fra Cielo e terra, fra gli Angeli e i demoni, fra San Michele Arcangelo e Lucifero.
Agli Angeli del Signore è affidato il compito di difende­re la vostra persona, la vita della Chiesa, il bene di tutta l'u­manità.
In questa grande Nazione, ove ti trovi a fare i Cenacoli, vedi come l'umanità, ingannata dai falsi spiriti, corre sulla via del male e di una grande immoralità e come la stessa Chiesa viene sempre più minata dagli errori e dai peccati e corre il pericolo di perdere la vera Fede, a motivo della sua divisione dal Papa e dell'opposizione al suo Magistero.
In questi tempi cattivi dovete pregare molto gli Angeli del Signore.
Questa è l'ora delle Potenze Angeliche.
Sono le Potenze Angeliche che guidano tutti i miei figli nella battaglia decisiva, per la definitiva sconfitta di satana e l'avvento del Regno glorioso di Cristo, nel trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo".

giovedì 1 ottobre 2009

Messaggio del Vangelo di oggi


«Il Regno di Dio ha bisogno dei suoi operai.
Ciascun cristiano è già di per sé un operaio della Redenzione del mondo. E il suo compito non è trascurabile.
Ognuno deve dare un apporto generoso alla salvezza di tutti. Eppure vi sono uomini e donne, la cui esistenza deve essere "il segno" di un amore più grande verso tutti; sono i Missionari, uo­mini e donne, la cui patria è il mondo».

Chiunque tu sia



Chiunque tu sia, che nell'instabilità continua della vita presente, ti accorgi di essere sballottato tra le tempeste più che camminare sulla terra, tieni ben fisso lo sguardo al fulgore di questa stella, se non vuoi essere spazzato via dagli uragani.
Se insorgono i venti delle tentazioni e ti incagli tra gli scogli delle tribolazioni, guarda la stella, invoca Maria.
Se sei spinto qua e là dalle onde della superbia, dell'ambizione, della calunnia, dell'emulazione, guarda la stella, invoca Maria.
Se l'ira, l'avarizia, la concupiscenza della carne scuotono con violenza la navicella del tuo spirito, guarda a Maria.
Se, turbato per l'enormità dei tuoi peccati, cominci a precipitare nel baratro della tristezza e nell'abisso della disperazione, pensa a Maria.
Maria sia sempre sulle tue labbra e nel tuo cuore: e, per impetrare il soccorso della sua preghiera, non dimenticare i suoi insegnamenti.
Seguendo i suoi esempi non ti smarrirai; Invocandola non perderai speranza; pensando a lei non cadrai nell'errore.
Appoggiato a lei non scivolerai; sotto la sua protezione non avrai paura di niente; con la sua guida non ti stancherai; con la sua protezione giungerai a destinazione, e così sperimenterai in te stesso quanto giustamente sia stato detto: E il nome della Vergine era Maria. S. Bernardo di Chiaravalle (1090-1153)

1ottobre memoria di Santa Teresa di Gesù Bambino


"Per me la preghiera è uno slancio del cuore, è un semplice sguardo gettato verso il cielo,è un grido di gratitudine e di amore nella prova come nella gioia, insomma è qualche cosa di grande, di soprannaturale, che mi dilata l'anima e mi unisce a Gesù".


Santa Teresa di Gesù Bambino