Fra tutte le misure antiumane, ve ne è una che resta per sempre una vergogna per l'umanità: la barbarie pianificata che si è accanita contro il popolo ebraico. Oggetto della "soluzione finale" pensata de un'ideologia aberrante, gli ebrei sono stati sottomessi a privazioni e brutalità a malapena descrivibili. Perseguitati inizialmente mediante misure vessatorie o discrinìminatorie, essi, poi, finiropno a milioni nei campi di sterminio.
Gli ebrei in Polonia, più di altri, hanno vissuto quel calvario: le immagini dell'assedio del ghetto di Varsavia, come le notizie apprese sui campi di concentramento di Auschwitz, di Majdanek o di Treblinka superano quanto si può umanamente concepire. Va pure ricordato che questa follia omicida si è abbattuta su molti altri gruppi, che avevano il torto di essere "differenti" o ribelli alla tirannia dell'occupante.
In occasione di questo doloroso ann9iversario, faccioappello ancora una volta a tutti gli uomini, invitandoli a superare i pregiudizi ed a combattere tutte le forme di razzismo, accettando di riconoscere in ogni persona umana la dignità fondamentale e il bene che vi dimorano, a prendere sempre più coscienza di appartenere ad un'unica famiglia umana voluta e riunita da Dio. Desidero qui ridire con forza che l'ostilità o l'odioverso l'ebraismo sono in completa contraddizione con la visione cristiana della dignità dell'uomo.
Giovanni Paolo II