mercoledì 30 dicembre 2009

Miserere nostri, Domine, miserere nostri!


Mentre eleviamo il nostro grazie a Dio per l'anno che si chiude, sentiamo il bisogno di implorarne, al tempo stesso, la misericordia sull'anno che si chiude. Chiediamo perdono perchè non di rado, purtroppo, le conquiste della tecnica e della scienza, tanto importanti per l' autentico progresso umano, sono state usate contro l'uomo: Miserere nostri, Domine, miserere nostri!
Due mila anni sono trascorsi da quando "Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità" (Gv 1,14). Per questo, si eleva corale il canto della nostra lode riconoscente: Te Deumn laudamus. Noi ti lodiamo, Dio della vita e della speranza. Noi ti lodiamo, Cristo, Re della gloria, Figlio eterno del Padre.
Tu, nato dalla vergine Madre, sei il nostro Redentore, ti sei fatto nostro fratello per la salvezza dell'uomo, e verrai nella gloria a giudicare il mondo alla fine dei tempi. Tu, Cristo, fine della storia umana, sei punto focale delle attese d'ogni essere umano. A Te appartengono gli anni ed i secoli. Tuo è il tempo, o Cristo, che sei lo stesso ieri, oggi e sempre.
Giovanni Paolo II [Omelia di fine d'anno, 31 dicembre 1999]

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